Prediligendo il linguaggio performativo, i suoi lavori prendono le mosse da elementi privati e personali per incontrare lo spazio d’azione dello spettatore, coinvolgendolo in un territorio incerto e perturbante. Nella sua ricerca si rintracciano infatti due aspetti centrali: il trattamento del suono in ogni sua forma e registro, e lo spazio d’azione dello spettatore. Se il primo è un elemento linguistico dalle infinite possibilità di modulazione espressiva, il secondo è uno smisurato spazio di coinvolgimento fisico ed emotivo per lo spettatore. La sua poetica si articola tramite video e performance, concentrando rispettivamente l’attenzione sulla complessità del racconto intimo e sulla ricerca di un’azione della massima intensità, coadiuvata dall’elemento sonoro, ritenuto dall’artista lo strumento più efficace per comunicare direttamente con l’inconscio personale e collettivo.
Tra le personali di rilievo si segnalano quella al MACRO (Roma, 2012), risultato di un periodo di residenza svolto presso il museo, e The Conversation al MAMbo (Bologna, 2010). Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi espositive in Italia e all’estero, tra cui MADRE (Napoli, 2012), Galleria d’arte contemporanea di Monfalcone (Monfalcone, 2012), Serpentine Gallery (Londra, 2010), Manifesta 7 (Bolzano, 2008).
Numerose le partecipazioni ai festival di performance: Drodesera Festival (Centrale Fies, Trento); Mantica (Teatro Comandini, Cesena); DNA del Romaeuropa Festival (Roma); UOVO Performing Art Festival (Milano) e Santarcangelo Festival, di cui è artista associata dal 2017.
Foto: © Tobias Bohm