Dopo aver svolto attività di redazione a Flash Art negli anni Novanta, ha lavorato a lungo come autore di programmi televisivi (per Canale 5, Italia 1 e poi per Rai3) che per la prima volta hanno portato le mostre, l’arte e gli artisti – ma anche pensatori trasversali come Jean Baudrillard, Marc Augé e Slavoj Žižek – sul piccolo schermo. Attivo anche come curatore (con mostre che hanno messo in relazione l’arte, il cinema e la tv, come Cover Theory, 2003, o Il Marmo e la Celluloide, 2006), ha approfondito con saggi teorici la sua personale posizione filosofica, secondo la quale arte, media, concetti, pensieri e artefatti disegnano l’ossatura culturale del nostro tempo e non sono comprensibili separatamente.