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L'arte nasce dove ci sono idee, nuovi modi di stare insieme, di imparare e di progettare il domani raccontando il presente. L'arte è un luogo per "creature selvagge", misterioso e bellissimo, attraversato da grandi Mostri Sacri che tracciano scie vorticose, dove quasi tutti inciampano, in cui è facile perdere completamente la bussola.
Il Master sull’immagine contemporanea è rivolto a giovani talenti e professionisti interessati ad apprendere teoria e pratica della fotografia e video con un'applicazione rivolta alle arti visive. È strutturato per aiutare lo studente a costruire il proprio linguaggio artistico attraverso il confronto costante con docenti provenienti da tutto il mondo, project work vivaci e stimolanti e un modello di formazione e supervisione sartoriale grazie alla dimensione contenuta delle classi.
La fotografia è uno strumento privilegiato attraverso cui cogliere e interpretare i rapidi processi in atto nel mondo contemporaneo, è un mezzo artistico in continua trasformazione anche a seguito dell’impatto delle nuove tecnologie e, in quest’ottica, è al centro del percorso di studi teorico e pratico. Il nostro approccio spazia dai generi fotografici tradizionali a pratiche artistiche contaminate come l’immagine in movimento e le arti digitali.
Fissa o in movimento, analogica o digitale, creata ad hoc da una fotocamera o rielaborata, la fotografia è considerata nel più ampio concetto di immagine, forma espressiva che permette di produrre documenti, racconti e visioni di mondi reali o immaginari.
Formare una nuova generazione di artisti nell'era della (ri)produzione accelerata di immagini, è la sfida di questo percorso biennale indirizzato a chi vuole acquisire, approfondire e allargare in senso teorico e pratico le conoscenze nel campo fotografico e dei linguaggi ibridi connessi.
Il Master si svolge in totale sicurezza nel rispetto delle normative vigenti e offre una solida conoscenza delle pratiche artistiche incoraggiando gli studenti a spingersi oltre i confini tradizionali, aprendosi ad approcci e mezzi espressivi interdisciplinari. Gli studenti acquisiscono una grammatica visiva personale maturando consapevolezza critica sul proprio lavoro.
Immagine
Manfredi Zimbardo
L'uomo Tigre, Modena, Parco Ferrari, 2019.
Dalla serie Non puoi pescare in un mare privo di pesci, 2019-2020
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Chiamaci per avere informazioni o per prenotare un appuntamento. I nostri uffici sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Al termine di ogni anno accademico la Scuola allestisce negli spazi espositivi di Fondazione Modena Arti Visive, The Summer Show, la mostra che presenta una panoramica inedita sulle nuove tendenze e sulle direzioni del linguaggio dell’immagine contemporanea. L'esposizione presenta al pubblico i progetti artistici elaborati dalle giovani promesse della fotografia che concludono il biennio del Master e la sezione mid-term con i lavori degli studenti al termine del primo anno del Master. La mostra è accompagnata da un catalogo curato direttamente dagli studenti.
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Durante il corso ciascuno studente ha la possibilità di candidarsi per un periodo di tirocinio o residenza tra quelli offerti dal programma di scambi e collaborazioni con i partner italiani e internazionali di FMAV. La Scuola è inoltre uno dei venti partner del progetto Parallel – European Photo Based Platform che, co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea, si pone l’obiettivo di formare e promuovere talenti emergenti nell’ambito della fotografia e della ricerca curatoriale attraverso un ricco programma di incontri, tutoraggi, scambi e mostre in diverse istituzioni europee.
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Il momento che stiamo vivendo ha cambiato il nostro modo di imparare e di stare insieme ma non il nostro entusiasmo e impegno nel progettare un percorso di formazione di alto livello che consenta di progettare e sperimentare in sicurezza senza però perdere il piacere di confrontarsi, condividere e creare insieme. Tempi in rapida evoluzione richiedono una veloce capacità di adattamento: lo staff della Scuola e tutti i docenti sono sempre pronti a riorganizzare programmi e lezioni in base ai cambiamenti che possono verificarsi.
La Scuola garantisce:
> Rispetto delle distanze
> Numero di partecipanti limitato
> Dispositivi di sicurezza
> Spazi regolarmente sanificati
Se fosse necessario fare lezioni online la Scuola mette a disposizione una piattaforma dedicata che permette un’esperienza didattica fluida, partecipazione e confronto “come in aula”, aule appositamente attrezzate, ricalendarizzazione delle lezioni e delle attività didattiche che non possono essere organizzate in remoto, assistenza tecnica personale per docenti e studenti.
Il percorso formativo si sviluppa attraverso occasioni di confronto critico, corsi teorici e pratici durante i quali ogni studente sviluppa e matura un linguaggio espressivo individuale.
Lezioni e seminari sull’evoluzione della pratica fotografica, della storia dell’immagine in movimento e delle arti digitali.
Corsi e workshop sulle diverse pratiche artistiche durante i quali gli studenti concepiscono e sviluppano nuovi lavori.
Approfondimenti sulla teoria e sulle metodologie della cultura visiva, sull’iconografia, sulla fenomenologia, sull’estetica e sulla sociologia a essa legate.
Brevi corsi pratici incentrati sull’approfondimento delle tecniche fondamentali.
Lavoro sul campo con artisti e fotografi. Esercitazioni specifiche e sviluppo pratico delle competenze acquisite.
Conferenze, artist talk, visite guidate e la partecipazione alle iniziative di Fondazione Modena Arti Visive completano l’attività formativa.
Progettazione e realizzazione di una mostra annuale in una delle sedi espositive FMAV: un’occasione unica per lavorare con professionisti del settore ed esporre le proprie ricerche in un’istituzione. La mostra è accompagnata da un catalogo progettato dagli studenti stessi.
Lecture e workshop tenuti dai grandi artisti coinvolti nel programma espositivo di FMAV
Letture portfolio e incontri dedicati con professionisti ed esperti del settore
Formare una nuova generazione di artisti nell’era della (ri)produzione accelerata di immagini, in un mondo tappezzato di fotografie, è la sfida della nostra Scuola. Il Master non si limita alla formazione e offre agli studenti una piattaforma dinamica di sperimentazioni interdisciplinari, di stimoli e spunti di riflessione per sviluppare un linguaggio individuale e raggiungere un profilo professionale da protagonisti nel sistema dell’arte.
Fondamentale per il mio corso è l’urgenza con cui ogni studente cerca di comunicare attraverso i propri lavori. Come docente, sento di dover sollecitare questa propensione alla comunicazione, piuttosto che insegnare un “fare” manieristico. Il punto di forza del Master è la sperimentazione, che si consolida di anno in anno. Ogni studente, quindi, è spinto a mettersi in discussione in nome di una crescita intellettuale e professionale, imprescindibile per lavorare nel settore delle arti.
L’artista è una figura complessa, impossibile da racchiudere in una definizione univoca. Ha un vasto campo d’azione e le sue skill possono variare enormemente. Credo che gli artisti siano accomunati da un certo atteggiamento verso il mondo circostante, tanto emotivo e privato quanto sociale e politico. Il contributo più importante dell’arte alla società contemporanea consiste nella capacità di elaborare modelli alternativi rispetto alla cultura dominante, coltivando il pensiero critico e divergente. Potenzia così l’immaginazione, allena al contatto con la diversità e favorisce l’apertura mentale.
La fotografia ha un rapporto unico con la realtà e quindi è, ancora oggi, uno strumento potente, che ci spinge a riflettere sulla società e sul ruolo che giochiamo al suo interno. Ma viviamo in un ambiente saturato dai media e perciò dobbiamo stupire il pubblico con strategie innovative e sfruttare piattaforme diverse. Il Master permette agli studenti di confrontarsi con specialisti esperti e di rilevanza internazionale. È fondamentale, in un mondo iperconnesso in cui i confini sono sempre meno importanti, e contribuisce a creare una solida rete di opportunità formative e di internship internazionali.
Il Master ha ampliato la mia visione dell’arte contemporanea e dei miei mezzi espressivi, e ha influenzato il mio metodo di lavoro. La forza del corso risiede nell’eterogeneità degli stimoli e nelle occasioni create dall’incontro con i docenti e dai progetti di residenze e scambi. Presto finirò un film-documentario che ho iniziato in Romania durante una residenza d’artista. Ricordo con entusiasmo i momenti di progettazione e produzione con i miei compagni, l’ambiente stimolante in cui abbiamo lavorato.
I momenti migliori sono stati quelli di crisi, in cui alcuni docenti hanno messo in discussione le immagini che stavo creando. Questo mi ha spinto a non accontentarmi, ad andare oltre me stesso e a cercare di ampliare il significato della mia ricerca, per passare da un piano personale a uno più universale.
Un’esperienza decisiva. Non riesco a immaginare cosa farei ora, o chi sarei, se avessi fatto un altro percorso. Sul piano artistico mi ha fornito strumenti e consapevolezza per avviare un processo di ricerca, mi ha fatto conoscere nuove tecniche, grandi personaggi e ottimi compagni.
Agli studenti vorrei dire di non avere fretta. Di sfruttare ogni opportunità offerta dal Master. Di avere fiducia: anche se alla fine del primo anno sembra tutto molto più confuso che all’inizio, le cose si chiariranno. E soprattutto di non prendersi troppo sul serio.
Lo scambio di pareri e consigli che si può avere durante le lezioni è importantissimo: non solo con i professori, ma anche con i compagni e con tutte le persone che lavorano nella Fondazione: è un luogo dove si cresce e si riesce ad instaurare un dialogo con più persone possibili.
Tra i miei ricordi preferiti del biennio ci sono sicuramente i due mesi di residenza artistica a Berlino, periodo in cui ho potuto vivere e collaborare con artisti da tutto il mondo in un ambiente molto stimolante, focalizzandomi esclusivamente sulla produzione artistica.
A chi si iscrive consiglierei di lasciarsi travolgere da tutto quello con cui viene a contatto, senza pregiudizi e senza rimanere troppo fissi su convinzioni personali. Il bello di essere all'interno di una scuola è quello di poter sperimentare, sbagliare di continuo ed imparare da questi errori o lezioni.