Dal 25 al 27 settembre si è svolto il workshop con Mustafa Sabbagh sul tema del ritratto e dell'autoritratto. In un contesto comunicativo in cui social e web sono invasi di selfie scattati in pochi secondi, Sabbagh ha proposto ai suoi partecipanti un percorso che impone una triplice assunzione di ruoli da parte dell’artista in autore/soggetto/osservatore di se stesso. L'autoritratto ha radici profonde nella storia dell'arte: dal Narciso di Caravaggio a una Cindy Sherman- Narciso, la storia dell’arte e della fotografia raccontano di artisti che diventano opere d’arte in virtù del loro scarto progettuale, della loro consapevolezza nello spazio che occupano, di un self-control più o meno domato che rivela intimamente, violentemente o delicatamente, la propria natura.
Durante il workshop i partecipanti hanno avuto l'opportunità di capire l'importante differenza fra immagine e fotografia, di imparare ad attribuire il giusto peso alla fase progettuale di un lavoro creativo prima ancora della fase operativa, ed infine a lavorare su se stessi, imparando a gestire il confronto con le proprie "trappole personali".
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