Babele. Paesaggi sociali e tracce sotterranee 

Babele. Paesaggi sociali e tracce sotterranee 

Babele. Paesaggi sociali e tracce sotterranee 
A cura di Chiara Spaggiari 

In collaborazione con URBANER-Culture Urbane Emilia-Romagna, un progetto del Comune di Modena 

Tipologia progetto:mostra  
Artisti coinvoltiEdoardo Aruta in dialogo con un’opera di Franco Vaccari 

I disegni di Edoardo Aruta (Roma, 1981) intitolati Paesaggi sociali o Babele (2015-ongoing) restituiscono una traccia documentativa, nella forma personale di un diario visivo, delle scritte anonime lasciate sul territorio inteso come spazio urbano, collettivo e condiviso. I graffiti riportati dai disegni di Edoardo Aruta provengono dai muri delle città da lui visitate in tutto il mondo e si configurano nel solco di un’espressione primariamente materiale e linguistica, pubblica e politica. Sono cioè tracce sul territorio, che riguardano e dimostrano le dinamiche dei processi comunicativi che si attuano collettivamente e si inseriscono all’interno di un archivio sempre in divenire della memoria e della storia pubblica, che primariamente trova innesto materiale sul suolo cittadino.  

Questi disegni si inseriscono coerentemente nella ricerca artistica di Edoardo Aruta che negli ultimi anni si è concentrato sullo studio dei linguaggi dell’arte e su come si determinino in base al rapporto che l’individuo ha con lo spazio, con la storia e con il contesto sociale che lo accoglie.  In questa mostra le opere di Edoardo Aruta dialogano con Il video di Franco Vaccari Nei sotterranei (1966/1967), sottolineando la dimensione di significato delle tracce effimere dei graffiti sul territorio urbano e degli archivi pubblici dal punto di vista dell’artista.  

In Paesaggi Sociali o Babele, così come Nei sotterranei si dipana in primis una relazione tra la dimensione personale e soggettiva dell’esperienza della traccia espressiva, poiché́ le opere sono esito delle scelte degli artisti, e una propriamente collettiva e anonima, che evidenzia la necessità comunicativa e compartecipava negli spazi pubblici, come archivi materiali, storici e condivisi in cui i graffiti divengono oggettuali. Esporre tali opere all’interno della cornice di festivalfilosofia, il cui tema del 2023 è Parola, permette di investire il dialogo tra Paesaggi Sociali o BabeleeNei sotterranei di un senso ulteriore e puntuale.  

Come evento collaterale alla mostra, all’interno degli spazi del festival, è previsto un talk, in cui saranno coinvolti l’artista Edoardo Aruta, Claudio Musso (curatore e critico), Pietro Rivasi (curatore indipendente) ed Emanuel Rinaldo Meschini (critico e storico dell’arte), per riflettere sul ruolo delle pratiche artistiche e dell’espressione nei contesti urbani e sociali. 

La collaborazione con URBANER - Culture Urbane Emilia-Romagna arricchisce in modo essenziale la mostra, concretizzando un ancoraggio al territorio di Modena.