"I Tarocchi sono un libro collettivo […] un compendio idealizzato dello spirito simbolico dell’epoca […]I Tarocchi possono essere considerati un alfabeto, composto da simboli finiti la cui combinazione può però dar vita a tutte le esperienza che un uomo può vivere, e che possono accadere nel microcosmo umano."1
Con queste parole Daniele Palmieri descrive la potenzialità connaturata ai Tarocchi di farsi complesso strumento di (auto)narrazione e manifestazione del codice simbolico insito nel nostro inconscio collettivo.
L’idea di un apprendimento visivo che si fondi sull’immagine illustrata delle carte dei tarocchi è alla base anche dell’iconico romanzo Il Castello dei destini incrociati di Italo Calvino, fulcro teorico della presente proposta espositiva intitolata Un Castello di Carte, derivante dall’omonimo saggio di Barbara Malaisi.
Il racconto pittografico di Calvino è dunque messo in relazione con le illustrazioni degli Arcani Maggiori di Eleonora Di Maria, Perla Giraudo e Lorenzo Tomaselli; illustrazioni, che troveranno esposizione in una mostra digitale interattiva in cui l’ambito letterario si interfaccia, da un lato, con la tradizionale iconografia dei tarocchi di Marsiglia e, dall’altro, con le relative interpretazioni e rivisitazioni degli artisti.
Gli Arcani Maggiori da loro concepiti, in qualità di voci di una sensibilità visiva moderna, saranno la base anche per rendere la mostra digitale uno strumento didattico propedeutico per gli istituti superiori di secondo grado: al fine di favorire un apprendimento diversificato e laterale, la lettura visiva delle immagini diventa in tal modo una componente fondamentale dello studio. Nel loro essere “uno spazio di osservazione del senso” ogni Arcano maggiore propostodagliartisti ha dunque il potenziale di esprimere quel «farneticare infantile»,costituito da creativitàedempatia, teorizzato da Calvino.
La mostra online è accompagnata da proposte laboratoriali in collaborazione con alcuni istituti secondari di secondo grado.
Immagine
Perla Giraudo, La forza, 2020-2021, illustrazione digitale, 21cm x 29, 7 cm, copyright/courtesy: Perla Giraudo